Un nome impegnativo quello dei trattori di alta potenza di Case Ih, gli “Optum”. Nasce dalla contrazione fonetica di un sostantivo neutro latino dal valore assoluto che in italiano si traduce con il termine “migliore”. E molto hanno lavorato i tecnici della Casa per non tradire a livello di prestazioni e contenuti tale denominazione.
Agli Americani le contrazioni fonetiche son sempre piaciute, al punto che non è raro vederle anche ufficializzate per iscritto. “Power”, per esempio, diventa “Pwer”. “Do Not” diventa “don’t” e se si vuol sapere che ore sono non si chiede “What time is it?” ma “What’s the time?”. Tutte formule più scorrevoli e rapide delle originali. In linea con la forma mentis collettiva di una Nazione che molto ha legato e molto lega ancora oggi il proprio sviluppo alla sua capacità di decidere e agire rapidamente.
Nel nome, l’obiettivo di progetto
Basti pensare che fino al 1775 gli Stati Uniti non esistevano. Nel volgere di soli 150 anni sono diventati la prima potenza economica del Pianeta superando economie ben più consolidate e storiche. Nessuna sorpresa quindi se anche Case Ih quando ha lanciato i suoi trattori di alta potenza ha deciso di restare fedele alle sue denominazioni di derivazione latina. Denominazioni che già connotavano altre serie quali, esempio i “Magnum” o i “Vestrum”. Ma ricorrendo a una contrazione che ha portato il sostantivo “Optimum” a diventare “Optum”.
Un cambio di fonetica e di grafia che però non va a intaccare l’etimologia di un termine che in italiano può essere tradotto con i termini “Migliore” e “Ottimo”. Due sostantivi dal valore assoluto che ben sintetizzano l’obiettivo che la Casa aveva dato ai suoi tecnici quando decise di metter mano a una nuova serie di trattori di alta potenza. Gli “Optum” appunto.
Oggi, a distanza di sette anni esatti dal primo lancio che avvenne nel Settembre del 2015, si può affermare che l’obiettivo di realizzare un trattore “ottimo” sia stato pienamente raggiunto. Soprattutto se tale giudizio lo si riferisce all’ultima evoluzione dei mezzi. Quello che ha affiancato al nome la definizione “Afs Connect”. Sottolineando l’introduzione e la disponibilità delle più avanzate soluzioni elettroniche di gestione, di guida autonoma e di connessione.
La denominazione “Afs Connect” si rifà in effetti ai sistemi di agricoltura di precisione Case Ih “Afs”. “Advanced Farming Systems”. Sistemi che offrono, tramite un portale telematico denominato appunto “Afs Connect”, un pacchetto di telemetria che integra soluzioni digitali basate sui sistemi di agricoltura avanzata. Resi disponibili da Case Ih per connettere aziende agricole, parchi macchine e dati operativi.
Un aiuto operativo concreto
“Afs” supporta gli imprenditori agricoli nell’ottimizzazione dei processi di lavoro e offre un servizio di diagnosi remota attuata in tempo reale. Combinando le funzionalità della piattaforma web “MyCaseIh.com”, l’hub centrale per la gestione dati, con il già citato portale. Ne deriva che i dati operativi degli “Optum Afs Connect” possano essere consultati e archiviati in qualsiasi momento. Oltre che resi accessibili ai concessionari di riferimento per pianificare in anticipo le manutenzioni e intervenire rapidamente in caso di avarie elettroniche.
Grazie al sistema “Vms”, “Vehicle Management System”. Gli stessi trattori sono inoltre equipaggiati con un sistema isobus di classe due che in optional può diventare di classe tre. Consente alle attrezzature compatibili di controllare le funzioni base del trattore. In un’ottica di ottimizzazione dell’efficienza del cantiere di lavoro. Obiettivo cui guarda anche la presenza di un impianto di guida autonoma in grado di gestire non solo le traiettorie ma anche le manovre di fine campo.
Molto aiuta in tale contesto anche la decisione avanzata da Case Ih di equipaggiare gli “Optum” solo con trasmissione continue “Cvx” a doppia frizione e a quattro gamme meccaniche e robotizzate. Permettono di slegare il regime motore dalla direzionalità della macchina e dalla sua velocità e di avanzamento. Consentendo anche il raggiungimento su strada, dove consentito dal Codice, velocità di 50 chilometri/ora al minimo regime possibile, pari a circa mille e 300 giri.
Sotto controllo anche freni e gomme
Proprio in vista di tali utilizzi, Case Ih permette peraltro di dotare gli “Optum Afs Connect” con impianti frenanti integranti un sistema abs, con il sistema “Advanced Trailer Brake” che stabilizza il binomio trattore-rimorchio in fase di decelerazione e con un sistema di controllo della pressione delle ruote che può monitorare fino a 16 pneumatici contemporaneamente.
Le stesse trasmissioni hanno inoltre spinto i Tecnici della Casa a potenziare al massimo gli impianti idraulici. Non a caso di tipo load sensing e basati su una pompa a compensazione di portata. Pompa capace di erogare fino a 220 litri di olio al minuto gestibili mediante cinque distributori elettroidraulici posteriori e tre ventrali. Possibile anche installare fino a quattro innesti rapidi e una linea di ritorno. Opzioni che non vanno a ledere le capacità dei sollevatori a controllo elettronico posteriore, oltre undici tonnellate, e, in optional, anteriori, oltre sei tonnellate.
Tre i modelli in gamma, siglati “250”, 270” e “300” come da potenze nominali. Forieri di prestazioni vere superiori, 273, 288 e 313 cavalli, grazie alla dinamicità dei sei cilindri Fpt Industrial serie “N 67” che equipaggiano le macchine. Unità basate su architetture a sei cilindri sovralimentate mediante turbocompressori a geometria variabile pilotati per via elettronica.
Omologati stage V attraverso la tecnologia “Hi-eScr”. Che delega al solo sistema di post trattamento dei gas di scarico mediante iniezioni di urea il compito di abbattere gli inquinanti. Senza ricorrere quindi a impianti egr. I motori vantano alimentazioni common rail ad alta pressione, distribuzioni a quattro valvole per cilindro e termodinamiche ottimizzate mediante le più moderne tecniche di simulazione fluidodinamica. Non è un caso quindi se agli elevati livelli di potenza e di coppia fanno eco anche consumi inferiori agli standard di categoria che concorrono a contenere le spese di produzione aziendali.
Allestimenti di lusso e di super lusso
Gli “Optum” sono dotati di serie di cabine a quattro montanti completamente vetrate e perfettamente climatizzate. Vani isolabili dal carro mediante sospensioni meccaniche attive e dotate di comandi configurabili dall’utente. Sia in base all’attività svolta sia alle funzionalità opzionali presenti. Quali, per esempio, la guida con frenata assistita che concorre a ridurre del 30 per cento l’usura dell’impianto frenante e lo sterzo progressivo che modula la velocità della risposta in funzione della velocità di avanzamento.
L’arredamento interno è inoltre arioso e luminoso, mentre a semplificare la gestione della macchina provvede un bracciolo “Multicontroller” integrante il monitor “Afs Pro 1200”, un terminale touch screen da 12 pollici di diagonale che permette di programmare e controllare in modo semplice e immediato tutte le funzionalità di bordo. A tale schermo si affiancano poi una manopola a rotazione e pressione “Encoder”, che consente una navigazione accurata e sicura all’interno dei menù senza dover staccare la mano dal bracciolo per cliccare sul monitor, e un display a colori installato sul montante anteriore destro della cabina che sostituisce il tradizionale cruscotto.
La plancia volante è quindi di dimensioni ridotte a favore della visibilità sull’avantreno. Fra i comandi ausiliari da segnalare il joystick che facilita il controllo delle utenze idrauliche, mentre i comandi dei distributori, colorati e configurabili, sono stati posizionati sulla parte anteriore della consolle per renderli più facilmente e velocemente raggiungibili. A livello di optional in cabina si segnala la possibilità di disporre di tre diversi allestimenti denominati “Standard”, “DeLuxe” e “Active” con il terzo che prevede anche gli specchi retrovisori elettrici, un set di telecamere di manovra e gli interni in pelle. Disponibili vari set di proiettori da lavoro supplementari a led mentre sono di serie gli assali anteriori sospesi a controllo elettronico.
Case Ih Optum
Autore: Redazione